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Giordano Bruno: In 4 D Biennale Democrazia infiamma la discussione

Giordano Bruno: In 4 D Biennale Democrazia infiamma la discussione
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Come sembrano tranquilli mentre guardano il video sulle idee di Italia, però appena finisce la visione la discussione si infiamma. Biennale Democrazia inizia nel migliore dei modi nella classe più vivace del Giordano Bruno, la 4 D.

Il video sembra aver sortito l’effetto desiderato, specie i “comici” presi come esempio di un Italia in cui la satira trova terreno fertile su cui lavorare grazie ad una classe politica discutibile. Ed è proprio sulla politica che la discussione si accende, l’ardore con cui i ragazzi dibattono nasconde le velate preoccupazioni nei confronti di una classe dirigente incapace di rappresentarli. Gli animatori del progetto scu.ter. possono solo restare a guardare, intervenendo ogni tanto per mediare la discussione, evitando che degeneri in un talkshow televisivo.

La discussione cambia argomento, ma gl’animi non si raffreddano. Se prima però la classe era unita sul voler cambiare l’intera rappresentanza politica ora invece si divide sui grandi temi dell’immigrazione e del lavoro. Comun denominatore è la complessità che emerge dalle nuove sfide poste dalla globalizzazione. La FIAT deve restare in Italia o andarsene? A chi spetta la decisione? Questi alcuni quesiti che dividono fortemente la classe tra quelli che, seppur criticamente, difendono le scelte economiche di Marchionne e quelli che sono invece contro l’amministratore delegato FIAT.

È però l’immigrazione e il cambiamento degl’usi e costumi che ne deriva che accende di più la discussione. Aiutati dalla “Relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, ottobre 1912” i ragazzi si confrontano sul tema del diverso. Il mutamento della società italiana dovuto al crescente fenomeno del multiculturalismo è forse la sfida più difficile che i ragazzi si pongono. Divisi tra “conservatori” delle tradizioni nazionali e quelli che invece tale cambiamento non solo lo accettano, ma lo desiderano la classe si avvicina all’ultima attività.

Come negl’altri laboratori ai ragazzi della 4 D è chiesto di delineare la loro idea di italiano. Il risultato rispecchia l’andamento delle due ore di discussione, un italiano per la 4 D è:

-fermo sulle proprie tradizioni,

-ma anche capace di accettare il diverso,

-in balia di una politica che cerca di fregarlo,

-chi vive in maniera civile in Italia e cerca di cambiarla in meglio.



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