I 10 percorsi tematici
L’essenza stessa delle mafie rappresenta un ostacolo allo sviluppo democratico di una nazione, perché costituisce un modello economico, politico e culturale opposto a quello democratico.
È possibile la democrazia in un Paese mafioso?
Il tema rimanda all’opposizione tra l’atteggiamento democratico e quello di quanti, in aperto contrasto con la democrazia, fanno uso di metodi violenti, azioni criminali o intimidatorie, per il perseguimento dei propri scopi.
La democrazia sconfiggerà il terrorismo?
Per affrontare il tema occorre anzitutto chiedersi quale democrazia abbiamo in mente: limiti ed errori cambiano a seconda dell’accezione del termine che si assume; del suo carattere rappresentativo o diretto; dell’idea di democrazia come insieme di regole o come affermazione di principi.
Quali sono i limiti della democrazia?
Il genere è un carattere culturalmente appreso e non innato. Il sistema democratico da solo non colma le diseguaglianze di genere, che persistono in quasi tutti i Paesi. Le politiche pubbliche attuate dallo Stato possono concorrere nella definizione e creazione di identità di genere che influenzano lo sviluppo della personalità, dei desideri e del carattere di tutti gli individui.
Esiste democrazia senza eguaglianza di genere?
Nell’ambito della cultura pubblica è irrinunciabile la dimensione del pluralismo, del rifiuto di qualsiasi dogmatismo e autoritarismo. L’uso libero della ragione e l’adesione a valori e principi etici che sono alla base del pluralismo non sono un’opzione, ma una necessità della democrazia; la laicità non è che una conseguenza di questa libertà di pensiero.
Credere o non credere?
Nel corso dell’ultimo secolo si è assistito ad un aumento esponenziale della potenza di interazione tra tecnoscienza, ambiente e società. Occorre determinare delle forme diverse di controllo pubblico della qualità della conoscenza, per estendere la partecipazione a processi decisionali cruciali per il futuro di tutte le specie.
La democrazia può salvare il pianeta?
Centocinquanta anni dopo l’Unità d’Italia più di una voce mette in discussione l’indivisibilità del Paese; altri ne invocano con urgenza la riaffermazione, a salvaguardia di quel progetto comune fondamento di una repubblica democratica; molti muovono alla ricerca di una o più identità comuni. Occorre più che mai interrogarsi sulla storia passata e su quella presente, per continuare a costruire un futuro condiviso.
Esiste democrazia senza unità?
La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica è il presupposto di una buona democrazia; occorre tuttavia chiedersi cosa s’intenda per partecipazione, e quale sia il ruolo delle rappresentanze.
La democrazia è partecipazione?
Una democrazia sana è una democrazia viva: ovvero vissuta, messa in pratica nell’agire quotidiano, e dunque anche nelle pratiche di consumo, di acquisto, nella definizione e concezione di sé e del mondo, anche sociale, in cui si vive.
Siamo cittadini o consumatori?
La sfida della scuola di oggi non è più soltanto relativa al ruolo emancipatore e di ascensore sociale del percorso formativo, ma alla capacità di generare un sogno condiviso di un futuro insieme in un contesto democratico.
La scuola è palestra di democrazia?
