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Il Carmillo arriva al Peano, accolto con sorrisi dai ragazzi!

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Un commento

Il federalismo e il progetto giovani di Biennale Democrazia

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Il progetto Giovani e Scuole, curato dal Centro Studi di Acmos, finalizzato a preparare i ragazzi alla partecipazione alle iniziative di Biennale Democrazia, collabora con il progetto sulla discussione informata, organizzando nel mese di marzo una serie di incontri di approfondimento con i giovani di Torino sul tema del federalismo.

La democrazia non si ferma mai!

5A Boselli TO1…mafia e democrazia

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La classe 5A ha iniziato con un brainstorming sulla mafia,in seguito hanno lavorato su un’inchiesta di Roberto Saviano per “Repubblica”

 prima parte

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/02/08/news/autoritratto_di_un_boss-12204368/index.html?ref=search

seconda parte http://www.repubblica.it/politica/2011/02/09/news/grand_hotel_camorra_il_reportage_continua_oggi_su_repubblica_la_seconda_parte-12232036/index.html?ref=search

terza parte http://www.repubblica.it/politica/2011/02/10/news/la_camorra_nelle_urne_i_boss_padroni_del_voto-12278800/index.html?ref=search

 infine hanno dovuto rispondere a quattro domande,ecco le risposte:

 1)quanto le mafie erodono lo spazio personale e la libertà di scelta delle persone?

 -le mafie privano gli individui delle loro libertà (parola,pensiero,voto,espressione…)quindi, erodono completamente lo spazio personale e la libertà di scelta, facendo uso della forza (estorsioni,ricatti e corruzione).

– Le mafie vogliono cambiare il pensiero e il comportamento delle persone.

-le mafie limitano la libertà fino ad un certo punto. Con l’obbligo del pizzo e la corruzione tengono in pugno i lavoratori locali,a parte la paura per il pagamento del pizzo stesso, possono sfociare in altri sentimenti, come la sicurezza,un senso di protezione e tranquillità o la semplice abitudine che si instaurano nei lavoratori. Fino a che basteranno 50 euro per comprare un voto, la libertà di scelta non verrà toccata ma la mafia non verrà estirpata.

 2)quanto l’idea di democrazia è opposta all’idea di mafia?

 -la democrazia si basa sul potere del popolo, sulla libertà di parola e pensiero, sull’uguaglianza e sul sistema di diritti. La mafia,invece,fonda il proprio potere sulla paura e sull’imposizione, reprime qualsiasi opposizione creando così un mondo apparentemente più ordinato in cui si è completamente privati di ogni diritto(compreso il diritto alla vita!)

-la democrazia è libertà di pensiero,la mafia è obbligo di pensiero!

-il potere mafioso è molto simile al potere della dittatura fascista.

 3)riesci a pensare ad un’ Italia libera dalle mafie?

 -non riesco ad immaginare un’Italia libera dalla mafia in quanto è una “cultura” che ha radici troppo profonde e prende forma anche nei piccoli gesti quotidiani. In più è il fattore economico rilevante il quale purtroppo, attualmente,l’economia legale non può fare a meno.

-immagino un’Italia libera dalla mafia perché credo nella giustizia.

-non riesco ad immaginare un’Italia libera dalle mafie perché le persone vogliono avere sempr epiù soldi e potere,anche in maniera illegale.

 4)la lotta alla mafia di quali livelli dovrebbe tener conto?

 -bisognerebbe smettere di comprare droga e merce contraffatta.

-bisognerebbe smettere di sostenere la prostituzione.

Biennale Democrazia al Copernico: la V CS c’è!

V Cs Copernico
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“La Democrazia è la libertà che permette al popolo di scegliere, sulla base di un confronto fondato sul rispetto dei diritti degli altri e sulla fiducia, conseguenza dell’uguaglianza riconosciuta e tutelata. Ogni individuo ha la responsabilità di conoscere, mediante un’informazione trasparente e un’adeguata educazione, i propri diritti e doveri per poterli esercitare partecipando con impegno alla vita della comunità. Il controllo del potere da parte del popolo è un doveroso esercizio di legalità.”

Questa è la complessa e articolata definizione che i ragazzi della V CS del liceo scientifico “N. Copernico” hanno dato del termine Democrazia, partendo da una riflessione condivisa su come questa forma di governo possa permettere la partecipazione dei cittadini alla vita del loro paese, in particolar modo in Italia facendo riferimento a quanto dice la Costituzione.

Un bel lavoro di gruppo che ha attraversato tematiche importanti, dal diritto al voto alle manifestazioni in piazza degli studenti e dei lavoratori, ma anche dei popoli a cui l’assenza di democrazia nega diritti civili e politici. Ecco perché in una democrazia la responsabilità dev’essere condivisa da tutti, anche quando si elegge un rappresentante. L’informazione e la formazione permetteranno ai cittadini di rimanere attenti e vigili sull’operato di chi li governa, il rispetto delle regole garantirà a tutti di veder riconosciuti i diritti e l’uguaglianza.

Eccoli, con l’immancabile lanterna, al termine del laboratorio!

3°Laboratorio 4BOD @ Plana

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25 febbraio 2011: è in atto il terzo laboratorio con i ragazzi della 4°BOD, cittadini o consumatori?

Oggi proponiamo un pizzico di coinvolgimento audio-visivo. Mostriamo alla classe una serie di spot pubblicitari e chiediamo agli alunni di condividere alcuni commenti/pareri con la classe. Le domande di spunto potrebbero essere:

  1. Quale spot ti è piaciuto di più e perché?
  2. Ti ha colpito di più l’estetica o il contesto del messaggio?
  3. Su quali aspetti della vita e dei valori lo spot fa leva?
  4. Secondo te compreresti il prodotto/servizio dopo aver visto lo spot?
  5. Che tipo di consumatore pensi di essere?
  6. Quale spot non ti è piaciuto per niente? Perché?

Dalla Nike alla Coca-Cola, il discorso delle multinazionali è quelle che più si dilaga tra i ragazzi. Sono divisi fra il cedimento consapevole alle tentazioni moderne (e la speranza/certezza di una guerra mondiale vicina) e fra quelli che ancora sperano, che, consapevoli delle conseguenze, battono un colpo (per quanto su un tavolo di legno o su un pezzo di lana, ma lo battono) e sottolineano alcuni aspetti nascosti.

Alcune citazioni:

“[…]Le grandi aziende oggi premono su punti sensibili, su nodi a prima vista banali, su abitudini consolidate o da consolidare; le grandi aziende oggi lavorano su basi psicologiche vitali. La mente umana è, a volte inconsapevolmente, condizionata a comprare quel prodotto, di quella marca. Non esiste quindi, una vera e propria scelta.[…]”

“[…]Arrivando a condizionarci attraverso anche messaggi subliminali, le grandi aziende, quelle che la politica a volte la fanno, a volte la rifanno, ci offrono anche prodotti di bassa qualità a nostra insaputa. Distinguiamo la bontà solo dal marchio, ma non sappiamo andare oltre (quando a volte basta anche leggere l’etichetta degli ingredienti).[…]”

Ma qualcuno conosce anche le conseguenze umane che queste multinazionali portano nel mondo?

Sindacalisti che volevano rispettati i diritti dei lavoratori, scomparsi(!!). Bambini sfruttati. Persone di cui lavoratore è solo un etichetta formale dietro la quale si nasconde il titolo di “schiavo” o condizioni disumane, non degne di aziende con capitali cosi enormi (miliardi e miliardi).

Bisbiglia un “Evabbeh … mm noi che ci possiamo fare? Tanto non cambierà mai niente … “ .

A volte sentiamo solo quello che ci piace sentire ragazzi, o a volte sentiamo anche musiche diverse, ma continuiamo comunque a rimanere con una sola convinzione: che “la nostra Banca è differente!”, o insomma, la sola nostra musica ha tutto quello che ci serve per farci sentir felici.

E così, siamo arrivati al punto dove vivere significa consumare (a tutti i costi!! Ignorando realtà morali a volte terrificanti), al punto dove le cose che possediamo arrivano a possedere noi.

In noi scorre sangue o scorre Coca-Cola? E’ il consumo che alimenta la nostra scelta di vivere felici? Siamo capaci di scegliere usando le proprie capacità mentali o siamo solo dei burattini in mano a un Geppetto malefico? A quale tentazione non possiamo veramente(!) resistere?

Nella consapevolezza di ognuno giace un uomo che ha voglia di essere padrone del proprio destino.

Prossima tappa? Parleremo di scelte, di commercio che rispetta il lavoratore, di beni prodotti su terre confiscate.

Di tutto questo all’Emporio di Via Marsigli.

“Sognare da soli è un sogno. Sognare insieme è l’inizio della realtà …”

by Ovidiu

25 febbraio 2011: è in atto il terzo laboratorio con i ragazzi della 4°BOD, cittadini o consumatori?

Oggi proponiamo un pizzico di coinvolgimento audio-visivo. Mostriamo alla classe una serie di spot pubblicitari e chiediamo agli alunni di condividere alcuni commenti/pareri con la classe. Le domande di spunto potrebbero essere:

  1. Quale spot ti è piaciuto di più e perché?

  2. Ti ha colpito di più l’estetica o il contesto del messaggio?

  3. Su quali aspetti della vita e dei valori lo spot fa leva?

  4. Secondo te compreresti il prodotto/servizio dopo aver visto lo spot?

  5. Che tipo di consumatore pensi di essere?

  6. Quale spot non ti è piaciuto per niente? Perché?

Dalla Nike alla Coca-Cola, il discorso delle multinazionali è quelle che più si dilaga tra i ragazzi. Sono divisi fra il cedimento consapevole alle tentazioni moderne (e la speranza/certezza di una guerra mondiale vicina) e fra quelli che ancora sperano, che, consapevoli delle conseguenze, battono un colpo (per quanto su un tavolo di legno o su un pezzo di lana, ma lo battono) e sottolineano alcuni aspetti nascosti.

Alcune citazioni:

“[…]Le grandi aziende oggi premono su punti sensibili, su nodi a prima vista banali, su abitudini consolidate o da consolidare; le grandi aziende oggi lavorano su basi psicologiche vitali. La mente umana è, a volte inconsapevolmente, condizionata a comprare quel prodotto, di quella marca. Non esiste quindi, una vera e propria scelta.[…]”

“[…]Arrivando a condizionarci attraverso anche messaggi subliminali, le grandi aziende, quelle che la politica a volte la fanno, a volte la rifanno, ci offrono anche prodotti di bassa qualità a nostra insaputa. Distinguiamo la bontà solo dal marchio, ma non sappiamo andare oltre (quando a volte basta anche leggere l’etichetta degli ingredienti).[…]”

Ma qualcuno conosce anche le conseguenze umane che queste multinazionali portano nel mondo?

Sindacalisti che volevano rispettati i diritti dei lavoratori, scomparsi(!!). Bambini sfruttati. Persone di cui lavoratore è solo un etichetta formale dietro la quale si nasconde il titolo di “schiavo” o condizioni disumane, non degne di aziende con capitali cosi enormi (miliardi e miliardi).

Bisbiglia un “Evabbeh … mm noi che ci possiamo fare? Tanto non cambierà mai niente … “ .

A volte sentiamo solo quello che ci piace sentire ragazzi, o a volte sentiamo anche musiche diverse, ma continuiamo comunque a rimanere con una sola convinzione: che “la nostra Banca è differente!”, o insomma, la sola nostra musica ha tutto quello che ci serve per farci sentir felici.

E così, siamo arrivati al punto dove vivere significa consumare (a tutti i costi!! Ignorando realtà morali a volte terrificanti), al punto dove le cose che possediamo arrivano a possedere noi.

In noi scorre sangue o scorre Coca-Cola? E’ il consumo che alimenta la nostra scelta di vivere felici? Siamo capaci di scegliere usando le proprie capacità mentali o siamo solo dei burattini in mano a un Geppetto malefico? A quale tentazione non possiamo veramente(!) resistere?

Nella consapevolezza di ognuno giace un uomo che ha voglia di essere padrone del proprio destino.

Prossima tappa? Parleremo di scelte, di commercio che rispetta il lavoratore, di beni prodotti su terre confiscate.

Di tutto questo all’Emporio di Via Marsigli.

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Anche l’Aldo Moro ci prova, a riunire la nostra Italia!

HPIM7715
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Il Russell e l’Italia a pezzi. Riusciranno a ricostruirla?

HPIM7714
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A Venaria si ricostruisce l’Italia

si ricostruisce l’Italia
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Interviste nel cortile del Liceo Juvarra

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Anche il personale ATA è coinvolto nella carovana al Gramsci..

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